Oggi sono molto contenta, strano ma per fortuna vero!
In questi giorni ho pensato molto al DCA, e penso sia dovuto in parte all'essere ipercontrollante di mia madre.
E' una donna davvero molto fredda, molto rigida nel dover sempre assolutamente pianificare tutto, seguire programmi e avere uno schema e un progetto ben preciso di cosa farà (addirittura va in crisi se mette il sale prima dell'olio sulle bruschette).
E' una cosiddetta "generalessa", ipercontrollante su tutto fuorchè sul cibo.
Ecco, penso che il mio voler sempre voler essere all'altezza delle sue aspettative e piacere a mio padre (che non è mai stato troppo presente, fuorchè ultimamente e nella primissima infanzia) mi abbia spinto a cercare di "sfruttare" l'incapacità di mia madre di controllare l'alimentazione a mio vantaggio.
Lei ha sempre tutto sotto controllo, è organizzata, brava e diligente.. io no! Sono una disorganizzata, ritardataria perennemente sulle nuvole, sono borderline, però a differenza sua ho un "perfetto" controllo sulla mia alimentazione.
Fatto sta che son sempre più motivata a cambiare!
Sabato son riuscita a mangiare la mia cena!!!!!
Domenica e oggi
colazione: yogurt di soia con fiocchi di soia,frutti di bosco,un cucchiaino di miele e semini, caffè con latte di riso e carruba.
pranzo di domenica: zuppa di legumi
merenda: galletta di riso con miele e anacardi, yogurt di soia con un'albicocca e una mela
cena: insalata con barbabietole
oggi
merenda: un'albicocca,una pera e una mela, un cappuccino di soia
pranzo: insalata con feta, mais, carote e barbabietole (alle 16.30, ho avuto la mattinata super piena)
foglie al vento
lunedì 22 giugno 2015
sabato 20 giugno 2015
Ieri sera a cena ho mangiato, alla fine, un'insalata con le barbabietole e le carote..
Dopo di che sono andata in crisi: ho mangiato "troppo tardi" per le mie malatissime idee (alle 21.30), secondo me dopo le 19 non dovrei più toccar cibo.
Ho avuto un mezzo attacco d'ansia e son stata a torturarmi la testa per non uscire e andare a correre a quell'ora, mi son calmata dopo due o tre ore mettendomi a fare esercizi di respirazione!
Pensa te a che punti devo arrivare per il cibo..
Per quanto riguarda oggi:
Colazione: yogurt di soia con fiocchi di soia, carruba, semini, mirtilli e un'albicocca; caffè e latte di riso.
Merenda; una pesca e una mela.
Pranzo: grano saraceno con tofu e verdure.
Dato che, aimè, dovrò per forza di cose cenare fuori (mia zia insiste perchè vada da lei ad una grigliata) mi sto preparando la cena da portarmi.. penso farei fatica a trovare qualcosa a cui non sia allergica e che non sia carne.
Sto cucinando degli spaghetti di riso integrale con i broccoli e un cucchiaino di gorgonzola di capra, voglio riuscire a mangiarli e non finire, come al solito, a rifilare la cena al cane!
Per quanto riguarda il resto, ho continui attacchi d'ansia e mal di testa fortissimi da stress!
Stavo pensando di iniziare a fare yoga, quasi quasi...
Dopo di che sono andata in crisi: ho mangiato "troppo tardi" per le mie malatissime idee (alle 21.30), secondo me dopo le 19 non dovrei più toccar cibo.
Ho avuto un mezzo attacco d'ansia e son stata a torturarmi la testa per non uscire e andare a correre a quell'ora, mi son calmata dopo due o tre ore mettendomi a fare esercizi di respirazione!
Pensa te a che punti devo arrivare per il cibo..
Per quanto riguarda oggi:
Colazione: yogurt di soia con fiocchi di soia, carruba, semini, mirtilli e un'albicocca; caffè e latte di riso.
Merenda; una pesca e una mela.
Pranzo: grano saraceno con tofu e verdure.
Dato che, aimè, dovrò per forza di cose cenare fuori (mia zia insiste perchè vada da lei ad una grigliata) mi sto preparando la cena da portarmi.. penso farei fatica a trovare qualcosa a cui non sia allergica e che non sia carne.
Sto cucinando degli spaghetti di riso integrale con i broccoli e un cucchiaino di gorgonzola di capra, voglio riuscire a mangiarli e non finire, come al solito, a rifilare la cena al cane!
Per quanto riguarda il resto, ho continui attacchi d'ansia e mal di testa fortissimi da stress!
Stavo pensando di iniziare a fare yoga, quasi quasi...
venerdì 19 giugno 2015
Ho deciso di tenere una sorta di diario alimentare, per rendermi conto di quando inizio a restringere (dato che non me ne rendo conto) e regolarmi di conseguenza.
Allora, partiamo da che ho memoria..
Lunedì: del lunedì ricordo solo che la sera mi sono abbuffata. Ebbene si.
Ero a letto ma facevo fatica a respirare e sentivo il cuore in gola, ero debole e ho deciso di mangiare.. alla fine mi sono abbuffata.
Fortunatamente son riuscita a prenderla come "una normale richiesta di cibo del mio corpo" e non ho avuto sensi di colpa! Fatto sta che ho mangiato tantissimo.
Martedì:
Colazione: latte di riso con semini vari e farina di carruba, un po' di macedonia, un pezzo di focaccia alle olive
Pranzo: avena con tofu e verdure
Avevo la nausea per la focaccia e non ho più mangiato nulla.
Oggi:
Colazione: latte di riso con semini, farina di carruba e fiocchi di soia
Merenda: macedonia (una mela, una pesca, un'albicocca e un po' di mirtilli)
Pranzo: legumi (fagioli, lenticchie, fave) piccanti con verdure (una porzione bella grossa)
Merenda: macedonia (uguale al mattino ma con qualche lampone in più)
Per ora sono piena dalla macedonia, non ho proprio fame.. spero di forzarmi e mangiare qualcos'altro!
Non peso il cibo e non conto le kcal, per fortuna...
Allora, partiamo da che ho memoria..
Lunedì: del lunedì ricordo solo che la sera mi sono abbuffata. Ebbene si.
Ero a letto ma facevo fatica a respirare e sentivo il cuore in gola, ero debole e ho deciso di mangiare.. alla fine mi sono abbuffata.
Fortunatamente son riuscita a prenderla come "una normale richiesta di cibo del mio corpo" e non ho avuto sensi di colpa! Fatto sta che ho mangiato tantissimo.
Martedì:
Colazione: latte di riso con semini vari e farina di carruba, un po' di macedonia, un pezzo di focaccia alle olive
Pranzo: avena con tofu e verdure
Avevo la nausea per la focaccia e non ho più mangiato nulla.
Oggi:
Colazione: latte di riso con semini, farina di carruba e fiocchi di soia
Merenda: macedonia (una mela, una pesca, un'albicocca e un po' di mirtilli)
Pranzo: legumi (fagioli, lenticchie, fave) piccanti con verdure (una porzione bella grossa)
Merenda: macedonia (uguale al mattino ma con qualche lampone in più)
Per ora sono piena dalla macedonia, non ho proprio fame.. spero di forzarmi e mangiare qualcos'altro!
Non peso il cibo e non conto le kcal, per fortuna...
mercoledì 17 giugno 2015
"Che schifo queste ossa, che schifo queste ossa, che schifo queste ossa", sto iniziando a ripeterlo come fosse un mantra ogni volta che mi guardo allo specchio.. CHE SCHIFO QUESTE OSSA!
Oggi la sorte si prende gioco di me.. sono andata a casa di una mia amica a studiare, sua mamma, molto gentilmente, ci ha chiesto che panini volessimo per pranzo; lei ha detto con prosciutto e mozzarella, io con pomodorini e olive.
Sempre con buone intenzioni, torna dando anche a me prosciutto e mozzarella.. peccato io sia vegetariana ed intollerante ai latticini!
Nella mia testa è scattato un "vedi, non devi mangiare, cosa ti è saltato in mente di dire che volevi anche tu il panino".
Fatto sta che, rossa come un pomodoro, le ho reso il panino dandole spiegazioni a cui non ha creduto, si è limitata a guardarmi di sbieco con un sopracciglio alzato.
Mi sono sentita come una ladra sulla scena del crimine, me ne sono andata piangendo.
Mi vergognavo per essere passata ancora per l'anoressica che NON VUOLE mangiare, mi son sentita in colpa per averle fatto preparare un panino che non ho mangiato.
Son tornata a casa, mi si era chiuso lo stomaco.
Mi son guardata allo specchio e ho iniziato a ripetermi il "mantra".
Sono andata in cucina ed il frigo era vuoto come al solito, la credenza pure.. "bene, ecco, vuol dire che non devi proprio mangiare".
Ho pianto, pianto tantissimo.
Ora sono le 16.30 e sono appena tornata dal supermercato, ho comprato due uova e mi sto preparando una frittata con riso e zucchine!
Il "che schifo queste ossa" sembra funzionare!
Oggi la sorte si prende gioco di me.. sono andata a casa di una mia amica a studiare, sua mamma, molto gentilmente, ci ha chiesto che panini volessimo per pranzo; lei ha detto con prosciutto e mozzarella, io con pomodorini e olive.
Sempre con buone intenzioni, torna dando anche a me prosciutto e mozzarella.. peccato io sia vegetariana ed intollerante ai latticini!
Nella mia testa è scattato un "vedi, non devi mangiare, cosa ti è saltato in mente di dire che volevi anche tu il panino".
Fatto sta che, rossa come un pomodoro, le ho reso il panino dandole spiegazioni a cui non ha creduto, si è limitata a guardarmi di sbieco con un sopracciglio alzato.
Mi sono sentita come una ladra sulla scena del crimine, me ne sono andata piangendo.
Mi vergognavo per essere passata ancora per l'anoressica che NON VUOLE mangiare, mi son sentita in colpa per averle fatto preparare un panino che non ho mangiato.
Son tornata a casa, mi si era chiuso lo stomaco.
Mi son guardata allo specchio e ho iniziato a ripetermi il "mantra".
Sono andata in cucina ed il frigo era vuoto come al solito, la credenza pure.. "bene, ecco, vuol dire che non devi proprio mangiare".
Ho pianto, pianto tantissimo.
Ora sono le 16.30 e sono appena tornata dal supermercato, ho comprato due uova e mi sto preparando una frittata con riso e zucchine!
Il "che schifo queste ossa" sembra funzionare!
lunedì 15 giugno 2015
il mio (mal)funzionamento
Non so se ne abbia mai parlato, ma un tratto di me che mi infastidisce moltissimo è il "dover far tutto per gli altri"; nella mia visione del mondo io non esisto, il mio compito è essere e fare ciò che gli altri vorrebbero.
Per fare un esempio concreto: due giorni fa, prima di andare al lavoro, ho deciso di prendermi un po' di focaccia; entro dal fornaio e chiedo un pezzettino di focaccia con le olive e uno con i pomodori (erano oggettivamente piccini ma per me significavano già tanto), al che la signora, guardandomi male, mi chiede "Mangi solo questo? Non pensi di essere troppo secca?"
Io volevo solo quei due pezzettini di focaccia, soltanto quelli, ma vedendo che si aspettava qualcosa di più ho preso anche una crostatina alle mele con la crema.
Odio i dolci, una cosa che ho sempre odiato sono le cose zuccherate. Non sono mai riuscita a mangiarli, nè prima di ammalarmi nè durante le abbuffate bulimiche, il sapore dolce proprio non mi va giù.
Fatto sta che, sotto il suo sguardo ipercontrollante, ho mangiato la focaccia e il dolcetto (al lavoro poi facevo fatica a stare in piedi dalla nausea).
Una cosa che vorrei cambiare di me è proprio questa, penso sia anche una delle cose che mi blocchino nel percorso di guarigione.. non riesco a pensarlo come qualcosa che faccio solo per me e, se mi capita di immaginare che qualcuno, vedendomi ingrassata, possa pensare che io abbia in qualche modo "deluso le sue aspettative" ricomincio a digiunare.
(Cosa positiva è che oggi, adesso, in questo momento, ho reintrodotto i cereali a pranzo)
Vorrei riuscire a leggere e commentare un po' di blog, ma avendo praticamente come unico mezzo il telefono, mi risulta quasi impossibile...
Per fare un esempio concreto: due giorni fa, prima di andare al lavoro, ho deciso di prendermi un po' di focaccia; entro dal fornaio e chiedo un pezzettino di focaccia con le olive e uno con i pomodori (erano oggettivamente piccini ma per me significavano già tanto), al che la signora, guardandomi male, mi chiede "Mangi solo questo? Non pensi di essere troppo secca?"
Io volevo solo quei due pezzettini di focaccia, soltanto quelli, ma vedendo che si aspettava qualcosa di più ho preso anche una crostatina alle mele con la crema.
Odio i dolci, una cosa che ho sempre odiato sono le cose zuccherate. Non sono mai riuscita a mangiarli, nè prima di ammalarmi nè durante le abbuffate bulimiche, il sapore dolce proprio non mi va giù.
Fatto sta che, sotto il suo sguardo ipercontrollante, ho mangiato la focaccia e il dolcetto (al lavoro poi facevo fatica a stare in piedi dalla nausea).
Una cosa che vorrei cambiare di me è proprio questa, penso sia anche una delle cose che mi blocchino nel percorso di guarigione.. non riesco a pensarlo come qualcosa che faccio solo per me e, se mi capita di immaginare che qualcuno, vedendomi ingrassata, possa pensare che io abbia in qualche modo "deluso le sue aspettative" ricomincio a digiunare.
(Cosa positiva è che oggi, adesso, in questo momento, ho reintrodotto i cereali a pranzo)
Vorrei riuscire a leggere e commentare un po' di blog, ma avendo praticamente come unico mezzo il telefono, mi risulta quasi impossibile...
giovedì 11 giugno 2015
Il sole
Posso dire di essere orgogliosa di me. Finalmente posso
dirlo, e con enorme gioia!
La giornata è iniziata malissimo, tant’è che, cosa che non
facevo ormai da mesi, mi sono tagliata così profondamente da svenire.
Il tutto è continuato tra attacchi d’ansia, litigi furiosi
col mio ragazzo, digiuno e ore e ore di cyclette; ogni cosa accompagnata da
pensieri e tormenti alimentari.
A metà pomeriggio sono andata a casa dei miei genitori,
distrutta, sprofondata nella marea di odio che avevo dentro.
Abbiamo parlato molto, o meglio, mi hanno parlato molto. Del
più e del meno, mia madre mi ha detto che è orgogliosa di me e di ciò che sto
facendo, del fatto che sono riuscita a riprendere in mano la mia vita, mi ha
spronata ad arrampicarmi nuovamente su “per il pozzo”, come chiamo a volte il
DCA.
Mi hanno invitato a cena, zucchine ripiene, ho rifiutato.
Mentre tornavo a casa ho chiamato il mio ragazzo e mi son
fatta forza: l’ho invitato ad uscire a mangiare una pizza.
Siamo partiti alle 18 ma, tra miei pianti e continui cambi
di programmi ed isterie, siamo arrivati in pizzeria alle 21.
Nel frattempo ho urlato, urlato, urlato.
Mi sono sfogata, ho pianto, mi sono arrabbiata e impuntata, non
volevo più mangiare.
Alla fine un bagliore di coscienza si è acceso: perché? Perché
di nuovo?
Essere sottopeso, avere nuovamente un bmi sotto i 15, questo
non è controllo.
Questa è totale assenza di controllo, sulla mia vita, sulla
mia testa.
Questo è odio, odio puro verso di me, e non me lo merito.
Devo imparare ad amarmi.
Siamo andati in pizzeria, ho mangiato tutta la mia pizza ai
quattro formaggi; ho mangiato i grissini; ho mangiato il dolce.
Ho mangiato, toccandomi le cosce e sentendole lievitare, ma ho continuato a mangiare.
Ho continuato a mangiare anche mentre una parte di me mi diceva di metter giù quella maledetta pizza, ficcarmi due dita in gola ed uscire a correre fino all'alba.
Ho mangiato comunque.
Ora sono qui, con la pancia piena, un po’ di nausea, ma la
forza per sorridere.
Sono orgogliosa di me stessa, tutto il resto non conta.
Voglio riuscire ad amarmi, amarmi davvero.
Voglio riuscire a provare orgoglio per me stessa, non per le
ossa che spuntano ovunque, non per le ore di allenamento e lo stomaco vuoto.
Voglio essere orgogliosa di me stessa perché riesco a vivere, perché riesco a
farmi del bene.
Oggi è una giornata meravigliosa!
martedì 9 giugno 2015
Trovo strano come, in situazioni di stress, metta sempre in moto gli stessi meccanismi compensativi, pur essendo cosciente di quanto essi siano inutili e distruttivi.
Qualcosa dentro di me non vuole staccarsi da quel chiodo fisso dell'alimentazione.
Eccomi qua che ci sprofondo dentro sempre più, coscientemente e con paura.
Ho eliminato cereali e cena, di nuovo.
Di nuovo la gente mi fa notare di come io, invece di acquistare peso, lo stia perdendo.
Di nuovo non riesco a mangiare davanti agli altri.
Di nuovo ferisco la gente che mi sta attorno,oltre che me.
Di nuovo continuo a pensare al cibo, a cosa e quanto ho mangiato, al fatto che sia "troppo".
La cosa che più mi spaventa è che io ne sia cosciente, so di mangiar troppo poco, so che sia assurdo come io mi stia torturando la testa e il corpo.
Son di nuovo sempre debole, con le vene a fior di pelle, con le mie scuse per non mangiare.
Le cose diverse sono solo che non conto le calorie, non mi peso e non ho realmente quasi mai fame.
Sono chiusa in casa da sola praticamente tutto il giorno, vorrei uscire e divertirmi ma son troppo debole, troppo stressata, continuo a cambiare idea a riguardo.
Continuo a ripetermi che quando finirà questo periodo, tra circa un mese, non avrò più tutto questo nervoso e questa agitazione addosso e riprenderò a mangiare tranquillamente, come stavo riuscendo a fare; ma giorno dopo giorno mi sembra sempre più che sia anche questa una scusa che racconto a me stessa.
Vorrei aprirmi la testa, svuotarla di tutte le inutili stupidate con cui l'ho riempita per anni e rimettermela. Ma sono pur sempre cosciente che qualsiasi cambiamento possa, e debba, solo che partir da me; ma non sto cambiando nulla, se non in peggio.
Qualcosa dentro di me non vuole staccarsi da quel chiodo fisso dell'alimentazione.
Eccomi qua che ci sprofondo dentro sempre più, coscientemente e con paura.
Ho eliminato cereali e cena, di nuovo.
Di nuovo la gente mi fa notare di come io, invece di acquistare peso, lo stia perdendo.
Di nuovo non riesco a mangiare davanti agli altri.
Di nuovo ferisco la gente che mi sta attorno,oltre che me.
Di nuovo continuo a pensare al cibo, a cosa e quanto ho mangiato, al fatto che sia "troppo".
La cosa che più mi spaventa è che io ne sia cosciente, so di mangiar troppo poco, so che sia assurdo come io mi stia torturando la testa e il corpo.
Son di nuovo sempre debole, con le vene a fior di pelle, con le mie scuse per non mangiare.
Le cose diverse sono solo che non conto le calorie, non mi peso e non ho realmente quasi mai fame.
Sono chiusa in casa da sola praticamente tutto il giorno, vorrei uscire e divertirmi ma son troppo debole, troppo stressata, continuo a cambiare idea a riguardo.
Continuo a ripetermi che quando finirà questo periodo, tra circa un mese, non avrò più tutto questo nervoso e questa agitazione addosso e riprenderò a mangiare tranquillamente, come stavo riuscendo a fare; ma giorno dopo giorno mi sembra sempre più che sia anche questa una scusa che racconto a me stessa.
Vorrei aprirmi la testa, svuotarla di tutte le inutili stupidate con cui l'ho riempita per anni e rimettermela. Ma sono pur sempre cosciente che qualsiasi cambiamento possa, e debba, solo che partir da me; ma non sto cambiando nulla, se non in peggio.
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